06/04/15

#STATI DI COSCIENZA


 Rilassamento, trance, estasi: alterare lo stato di coscienza ordinario per viaggiare tra i mondi, un fenomeno che la scienza spiega tramite la misurazione delle onde elettromagnetiche prodotte dal cervello.Spesso si parla di ‘stati alterati di coscienza’, ovvero particolari assetti psico-somatici diversi da quello che sperimentiamo normalmente mentre parliamo, mangiamo o camminiamo.
 
 Quante volte ci sarà capitato di notare la differenza tra questi diversi stati, soprattutto quando il passaggio dall’uno all’altro è particolarmente brusco: pensiamo a quella fase tra sonno e veglia, o a quando siamo concentrati nel risolvere un indovinello, quando siamo completamente rilassati, quando un tramonto sul mare ci mozza il fiato e ci trasporta lontano con la mente, quando pratichiamo la meditazione.
 
 Alle diverse attività corrispondono diversi stati di coscienza, diversi ‘assetti’ psico-fisici che ci relazionano al mondo in maniera diversa. Questi diversi stati non sono altro che manifestazioni tangibili dell’invisibile lavorio del cervello, il quale può essere monitorato attraverso una specifica misurazione dell’attività elettrochimica dell’encefalo stesso, l’elettroencefalografia (EEG): in pratica una serie di elettrodi opportunamente posizionati sono in grado di misurare le onde elettromagnetiche prodotte dall’attività neuronale.

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